Respira. Non reprimere l’eccitazione: ascoltala, cavalcala. Ma non correre. L’arte è restare lì, nel quasi, nel non ancora. Se il corpo chiede “subito”, prova a rallentare. Il piacere, quando è trattenuto, esplode meglio.
Respira. Non reprimere l’eccitazione: ascoltala, cavalcala. Ma non correre. L’arte è restare lì, nel quasi, nel non ancora. Se il corpo chiede “subito”, prova a rallentare. Il piacere, quando è trattenuto, esplode meglio.